domenica 15 gennaio 2012

Forza Democratica

Questa sera mi sento particolarmente ispirato dalle domande stupide quindi vorrei sottoporMi una domanda di facile responso ovvero:
Qual'è la forza democratica di un paese? Come si può misurare? E soprattutto é ancora calcolabile?
La risposta mi giunge rapida alla mente, così semplicemente ed elegantemente da prenderla al volo e farla mia subito: Più la gente è libera di votare e scegliere le leggi (secondo maggioranza) e più il paese è fortemente democratico! Vero, verissimo, ma forse un pò troppo facile.
E siccome chi mi conosce sa che le cose facili non mi piacciono e che da loro diffido per partito preso (di solito, se mi capita di vedere una partita, io tifo sempre per la squadra più debole, almeno sulla carta) vorrei accertarmi che questa mia considerazione non abbia pecche, che sia incontrovertibile ed allora penso.

Diciamo subito che le alternative alla democrazia sono già state provate, in varie epoche e/o momenti particolari, da tutti i paesi del mondo (ad eccezione forse di pochi stati, tra cui sicuramente spiccano gli Stati Uniti d'America).

La monarchia (o governo del singolo), di solito viene facilmente identificata. Chi non sa cosa è un re, un imperatore o, quando il potere è detenuto con la forza (spesso militarmente), un dittatore, un despota?
Ultimamente questa forma di governo viene avulsa (quanto meno in Italia) in quanto il popolo si sente poco rappresentato se non addirittura estromesso dalle decisioni prese nel palazzo.
Eppure, se esaminata nelle sue molteplici trasformazioni avvenute nell'arco dei secoli, anche questa forma di Stato ha avuto le sue giustificazioni di essere.
La Monarchia era già insita in quella che poteva essere la prima parvenza di comunità come quella della tribù o del villaggio preistorico. In queste prime congregazioni di individui il capo-tribù veniva nominato dalla collettività per motivi di anzianità (= esperienza), di religiosità (come chiaroveggenti/stregoni/druidi) per eroismo e prodezza nel comando o anche solo perchè il più bravo ad imporre il proprio pensiero agli altri (non necessariamente con la violenza).
Nel tempo la monarchia si è via via riciclata (a seconda del momento storico o della presa di coscienza che la popolazione suddita maturava) in Monarchia deistica (Egitto,Babilonia,Persia...), assoluta (Spagna, Francia, Inghilterra e molti altri, specie nel periodo post-medioevale), rappresentativa-elettiva (Roma in primis), ereditaria o dinastica, ed infine costituzionale (limitata da una rappresentanza del popolo o aristocratica che fosse).
 Teniamo presente che la monarchia è stata di gran lunga la forma più usata nell'arco della storia dell'uomo e, se non nelle sue forme più cruente e sfacciate, tra le più amate dal popolo.
E non penso che questo valeva solo per i popoli più retrogradi poichè sarebbe un vero e proprio insulto all'intelligenza di inglesi, svedesi, spagnoli, giapponesi e di molti altri popoli che, tra i più progressisti e liberali nel mondo, sono ancor'oggi attaccatissimi ai loro regnanti (vuoi per motivi  di tradizione ma sicuramente anche per motivi di identificazione patriottica) 


Per l'aristocrazia (o governo dei migliori) vale lo stesso di quanto detto per la Monarchia, e con essa si intreccia più e più volte nell'arco dei secoli. Senza dilungarmi farò esempi come: il consiglio degli anziani (in epoca preistorica  ma anche fino fino ai tempi nostri coi nativi americani etc;), il senato della repubblica (nella Roma antica), la stessa Monarchia parlamentare (ove il parlamento era di partecipazione esclusiva dei patrizi-aristocratici appunto), la Dieta (in quanto collegio di principi, feudatari etc;) ed altri ancora.
Non sempre questa forma, assai poco rappresentativa del popolo-volgo , ha dato dei risultati negativi. Nel periodo delle proto-Signorie per esempio, le famiglie patrizie dei Comuni, facevano eseguire opere pubbliche di indubbio miglioramento per la vita dei loro concittadini (chiaramente, il più delle volte, a scopo meramente propagandistico) e spesso a loro spese.

Sappiamo tutti da dove proviene la parola Demos-Kratos ed il suo significato: Governo del popolo (o dittatura della maggioranza).
La Civiltà Ateniese (la preferisco definire così in quanto quasi ogni altra città ellenica, arcaica o moderna che fosse, aveva una propria forma di governo e , aggiungerei, altrettanto valida di quella Ateniese) fu probabilmente la prima che adottò questa forma di rappresentanza allargata (soprattutto con le estensioni attuate nel periodo pericleo), seguita dalla I^ Roma Repubblicana (anche se questa aveva più connotazione aristocratica che pubblica), dalle repubbliche marinare (italiane e non) e così via fino ai giorni nostri dove sembra che la democrazia imperi.
E qui sta il punto.   
In quale forma si può definire una democrazia migliore rispetto ad un'altra ?
E (cosa forse ancora più importante) come posso misurarne la forza ?
Poniamo degli esempi, anche stridenti o lontani tra loro, per trovare una linea teorica di ragionamento (concettualmente parlando).

Posso definire democratica la Repubblica Popolare Cinese? Sicuramente no! E' più simile ad una oligarchia (oligoi-archè comando di pochi) dittatoriale (vedi Partito Comunista Cinese).
Ma non è forse vero che in questi 50 anni ha seguito una linea dettata dalla maggioranza del popolo cinese?
Teniamo conto che il partito nazional-popolare è stato sostenuto da sempre (oltre che dall' esercito), dagli ex-poveri, dai contadini-mezzadri (una volta contadini-braccianti più simili al modello medioevale del termine) e addirittura da parte di una maggioranza degli studenti (come nel caso della rivoluzione culturale).
Allora dov'è che viene a mancare la forza democratica nel modello cinese ?
Guardando fattori importanti come la mancanza di:
- possibilità di scelta , di cambiamento (di partito politico, di governo...)
- partecipazione alle decisioni nazionali (politiche, economico-commerciali, culturali, etc;)
- norme che garantiscano la giustizia e l'uguaglianza tra i cittadini (nel bene o nel male)
- proprietà privata (lo Stato è sempre proprietario della casa, del terreno o dell' unità produttiva locale)
posso certamente considerare la Cina come uno dei paesi a più basso valore democratico.
Eppure, a ben vedere,
- Partito a parte (rimasto sempre lo stesso), i cambiamenti al governo, si sono succeduti con frequenza più
  bassa che da noi, ma si sono pur sempre succeduti.
- la partecipazione del popolo alle decisioni governative, anche se queste erano decise dall'alto, è sempre
  stata alta, vuoi per la propaganda con cui le nuove leggi venivano presentate ai cittadini, voi per il culto
  della personalità adottato da Maotzetung innalzato a deux-machina dello stato perfetto.
- con l' apertura economica semi-capitalistica (lo Stato è sempre presente nelle aziende private locali) la Cina si sta dimostrando un modello vincente, battendo tutti i paesi concorrenti (europei inclusi), anche quelli che hanno sempre fatto del capitalismo il proprio cavallo di battaglia.

Allora cos'è che mi fa dire che noi occidentali siamo democratici e loro no?

Prendiamo un altro esempio stavolta molto democratico : l'Italia (Repubblica Parlamentare)
Il nostro Paese è sicuramente quello che può definirsi un paese a democrazia indiretta , ma fino a che punto? Vediamo se, a differenza della Cina, abbiamo i presupposti per definirci migliori :
- quale fazione ha governato i primi 53 anni dal dopoguerra? quale è stata quella all'opposizione (sdoganata con Prodi, ex uomo della Democrazia Cristiana, solo quando le ideologie più radicali sono state messe al bando dal partito stesso, ovvero quando le differenze con il centro erano ormai ininfluenti)?
- è' vero che siamo rappresentati in parlamento dai partiti di nostra scelta ma è altrettanto vero che sono i segretari di partito a scegliere chi può entrare e chi no a Palazzo Montecitorio (deputati) o a Palazzo Madama (Senatori) e quindi vengono scelti secondo una linea politica adottata dai pochi leader (di solito i segretari di partito) delegittimando spesso la scelta fatta dal popolo.
  Inoltre (per la Costituzione) non solo non possiamo direttamente legiferare (anche le proposte di legge popolari devono essere prima e poi votate dal parlamento), ma neppure suggerire (referendum propositivo) le azioni di governo; ci resta solo la possibilità di abrogare (o far
  abrogare) le leggi in essere (poi, comunque, prontamente ri-emanate, raggirando la scelta popolare, con la
modifica di qualche postilla)
- per quanto riguarda le leggi garantiste del nostro ordinamento il tutto è molto ben disciplinato dalla
Costituzione, con la incontrovertibile divisione dei tre poteri (legislativo, esecutivo, giudiziario) salvo il fatto che Il parlamento (o la sua maggioranza) decide a chi affidare il compito di istituire il governo (di solito uno del partito di maggioranza, appunto), lo stesso parlamento decide di un terzo del C.S.M. ed infine decide anche di un terzo della Corte Costituzionale.
Quindi l'unica vera differenza rimasta tra il nostro belpaese e la Cina popolare è la proprietà privata, qui accettata, là esclusa (tranne che in certe aree del paese).
Ma questo non va di per sè contro il Demos-Kratos (governo del popolo), elimina solo l'importanza del singolo andando invece a favore della massa, ovvero della maggioranza del popolo (in teoria).

Prendiamo ora il Regno Unito (Monarchia Costituzionale) : che ci crediate o no è il sistema parlamentare che più si avvicina al nostro, ma con alcune differenze:
a) al posto del nostro presidente della repubblica c'è la Regina (The Queen) più o meno con gli stessi compiti del nostro
b) al posto della ns. camera dei deputati hanno la camera dei comuni (la parte parlamentare che ha indubbiamente maggior peso per legiferare) interamente eletta dai cittadini (sudditi? quali sudditi!) britannici
c) al posto del nostro senato hanno la camera dei lords (aristocratici e religiosi importanti) ma con poteri alquanto limitati
d) il I° ministro ha le stesse funzioni del nostro (solo che deve sempre presentare le leggi in parlamento (motivandole) per l'approvazione
e) le leggi vengono adottate o eliminate dall'ordinamento Britannico con molta più flessibilità e velocità che dal nostro poichè, per loro, vale il principio del common law ovvero dei precedenti giurisprudenziali (il nostro segue pedissequamente il Diritto Romano).
Posto quanto sopra, teoricamente, il Regno unito dovrebbe essere meno democratico del nostro in quanto monarchico (per successione), Aristocratico (camera dei lord) e democratico-rappresentativo (camera dei comuni) Allora cos'è che fa di quello Stato un paese, a detta di molti, più democratico del nostro?

Menzionando altri esempi di paesi con i più disparati sistemi di governo posso citare :

- Per le repubbliche federali presidenziali: gli Stati Uniti (U.S.A.) aventi un parlamento bicamerale eletto, 1 presidente (o i governatori negli stati membri) ma eletto direttamente dal popolo, una corte suprema ed una Costituzione.
- Per le repubbliche federali parlamentari: la Germania, con un ordinamento molto simile al nostro
- Vari paesi a monarchia costituzionale come la Spagna. la Svezia, la Norvegia e la Danimarca , ognuna con varie differenze nell'ordinamento politico (ma assai lievi per l'aspetto pratico della funzionalità e della garanzia di libertà)
- Repubbliche presidenziali e Repubbliche democratiche a non finire ....

ma ognuno di essi risulta essere più o meno democratico indifferentemente dal tipo di governo esistente.

Ragionando io credo di aver capito che quello che fa di un paese un Paese Democratico è il popolo stesso, a partire dal 1° cittadino (sia esso un dittatore illuminato, un monarca, un presidente eletto direttamente o no, un primo ministro) fino all'ultimo.

Quello che forma un paese democratico è il singolo e come si comporta.
Perchè un paese diventi democratico (o migliori in tal senso) bisogna che tutti i suoi abitanti si prodighino al rispetto verso gli altri.


Rispetto delle libertà individuali innanzi tutto, (è questo che ha fatto e fa della Cina una dittatura e non una democrazia .....)




ma non solo, rispetto nell'accezione più pura della parola (è questo che pone l'italia più in basso rispetto a moltissimi altri paesi nella graduatoria della democrazia).

Il "rispetto" di Berlusconi dimostrato alla Sig.ra Merkel .......... 
Se ho voglia di buttare per strada un pezzo di carta posso anzi devo essere libero di farlo,
ma per il senso di rispetto che ho verso gli altri non lo farò mai !
TUTTO CIO' CHE VOGLIO FARE POSSO ESSERE LIBERO DI FARLO MA QUESTO NON DEVE DANNEGGIARE IN ALCUN MODO QUALCUN'ALTRO!
per cui la il valore della parola Democrazia viene espresso non (o meglio non solo) dalla costituzione degli elementi di governo o dalla semi-libertà esistente o dalla elezione per maggioranza di voto o finanche dalla espressione popolare più o meno diretta nella politica, il valore della Democrazia in un Paese si misura in base al senso di rispetto che ha il popolo che lo compone.
Più un paese è corretto e più le leggi possono essere diminuite di numero perchè rese inutili dalla rettitudine dei suoi abitanti.
E se questa correttezza viene condivisa da ogni singolo parlamentare, ministro, re o imperatore di quel paese potete stare tranquilli che leggi insulse o sbagliate non saranno promulgate con leggerezza....

Mi viene in mente una volta che andai in Germania e per errore (non voluto, giuro!) parcheggiai l'auto in una sosta regolata da parchimetro (era notte e non mi ero accorto della cosa); quando andai a riprenderla la mattina dopo, uscito dall'hotel, mi avvidi dell'errore che avevo commesso ed avvicinandomi all'auto, sul cruscotto notai un biglietto che, ero certo, doveva trattarsi di una multa.
Rispettare vuol dire anche sincerarsi che il proprietario non
sia morto o all'ospedale prima di riempire il tergicristalli
Invece era un foglio lasciatomi dal poliziotto comunale di Bonn che diceva così : "Gentile automobilista , abbiamo trovato la sua auto parcheggiata in un posto non conforme al codice della strada. Le rendiamo noto che il suo numero di targa è stato segnalato in centrale e che in caso di ulteriori violazioni stradali dovrà corrispondere un'ammenda relativa con l'aggiunta di questa, del valore di 30 D.M. (Deutchmark = marchi tedeschi, dell'86 erano circa 50.000 Lire). Per questa volta, essendo la sua prima infrazione, riteniamo di non dover procedere. Grazie per la sua attenzione. Firma.

Non ripetei mai più un errore simile.

Non per paura della multa che mi avrebbero fatto ma perchè, accordandomi la loro fiducia, mi avevano trattato con un rispetto per me fino ad allora inimmaginabile (in Italia figurati ...) e meritavano il mio rispetto.

Ecco cos'è che da valore alla democrazia.

Buona notte,
sia a tutti quelli che hanno avuto il coraggio di leggere con pazienza (e rispetto) questo noiosissimo post,  ma anche a quelli che lo hanno "mollato" alle prime righe,  per rispetto delle loro idee.




mercoledì 11 gennaio 2012

E se domani in Italia ....

..tutto il parlamento si dimettesse ?
..tutte le banche subissero un crack finanziario con relativa chiusura
  perchè lo stato non le aiuta più ?
..tutte le associazioni sindacali non avessero più iscritti e quindi
  venissero delegittimate (visto che l'unica cosa per loro importante è
  apparire in tv per fare del buonismo a parole) ?
..a tutti i grandi imprenditori italiani non arrivassero più le cospicue
  sovvenzioni dallo stato ?
..tutti i medi e piccoli imprenditori incrociassero le braccia anzichè
  farsi una concorrenza spietata al ribasso dei prezzi fino a morirne
  per avvenuto dissanguamento aziendale ?
..tutti i dipendenti volessero tutti i soldi che costano all'azienda
  (contributi, tasse, 13a, TFR, etc;) nella loro busta paga mensile, e
  tutti in soldini sonanti (senza farsi derubare del doppio della paga 
da INPS-INAIL-IRPEF-etc;) ?       
..tutti i commercianti facessero una serrata per protesta contro lo strapotere degli ipermercati ?
..tutti i contadini, gli allevatori, i pescatori etc; non sopportando più le afflizioni di chi guadagna sulle
  loro spalle decidessero il blocco dei loro prodotti ai negozianti, supermercati, finte coop etc; ?
..gli avvocati, in preda ai rimorsi più atroci, decidessero di interrompere la loro attività ?
..i giudici si facessero giudicare per le loro azioni (abusi, incompetenze, errori di valutazione etc;) ?
..gli ergastolani si passassero veramente tutta la vita in carcere senza le tante comodità attualmente
  accordategli (giornali, tv, computer, etc;), facendo invece qualche lavoro utile per la società ?
..tutte le persone in carriera, salite in alto non per propri meriti ma per calci nel sedere di parenti e amici,
  venissero ancora una volta prese a calci in culo, ma questa volta per davvero ?
..tutti i giornalisti iniziassero a fare realmente il loro mestiere senza fare solo dei pezzi di commentario alle
  notizie altrui (spesso anch'esse copiate da articoli di altri giornalisti) ?
..i nostri militari venissero ridotti di numero (soprattutto gli ufficiali di alto grado che non fanno una
  emerita ceppa di niente e non saprebbero neppure comandare un manipolo di soldati) e quei pochi
  venissero esclusivamente utilizzati in difesa del territorio italiano, senza mandarli a fare presenza in altri
  stati nelle guerre volute da altri stati ancora ?
.. i tifosi di tutte le squadre di calcio decidessero di: non andare più allo stadio, non seguire più le partite in
  tv (o se preferite pay-tv) o alla radio, la smettessero di tifare squadre italiane (dove di italiano non c'e
  rimasto neppure l'allenatore) e capissero una buona volta che quello che vedono è solo un altro business
  (truccato da sport) nonchè un modo per addomesticarli e distrarli dai veri problemi del vivere (in Italia) ?
..il fisco evitasse di fare la parte dello strozzino con i cittadini più onesti ed andasse a prendere i soldi dove
  sono stati veramente occultati utilizzando prestanomi nullatenenti, imprese offshore, o portando soldi
  all'estero (leggi: Svizzera-Montecarlo-Liechtenstein-Channel Islands-paradisi fiscali oltreoceano o anche
  solo nella vicina San Marino) ?
..il poveraccio che, bevuto un bicchiere di vino, entra in auto, prima ancora di metterla in moto riceve un
  tamponamento e, dopo che la sua innocenza è stata provata, non subisse (come oggi accade) il sequestro
  dell'auto nonchè il ritiro della patente solo perchè trovato fuori dai valori alcolici (oggi insignificanti)
  ammissibili per la guida ?
..i ragazzi che si impasticcano pesantemente non venissero più lasciati liberi di guidare (per poi andarsi
  ad ammazzare ai 200 km/h poco dopo) solo perchè rientrano nei valori alcolici ammissibili per la guida  ?
..la Chiesa (o qualche cardinale reazionario) non mettesse più il becco negli affari nazionali nè nelle
  decisioni del singolo individuo, anche quando questi vorrebbe solo morire in pace senza accanimento
  terapeutico ?
..i vescovi, arci-vescovi, cardinali, papi e compagnia bella, invece di predicare soltanto andassero tutti
  a fare del bene nei paesi più poveri, alle famiglie più misere o ai bambini inscheletriti dalla malnutrizione e
  dalle malattie più tremende ?
..le lobbies la smettessero di difendere solo il loro giardino ma pensassero anche alla casa vicina che sta
  bruciando completamente (ovvero al bene comune nazionale) ?
.. e se ..
.. E se domani in Italia .. tutte queste cose si avverassero???

Non preoccupatevi ....
....allora VUOL DIRE CHE NON SAREMMO PIU' IN ITALIA 
    ma in qualche altro paese !


...........E se ... stasera la finissi con questo post?

martedì 10 gennaio 2012

D come .....

Quante parole notevoli iniziano per la lettera D !
La prima e forse la più importante è "DIO".
La più sacra delle parole, la più fondamentale delle parole.
Il Tutto deriva da Dio, anzi  Dio è Tutto. (o almeno così ci è stato insegnato).
"DIO" è tutto fuorchè relativo.
Il semplice fatto che esiste l'universo lo si deve a Dio, perchè Dio è l'universo intero. Insomma, se non esistesse Dio non esisterebbe alcunchè.
Una parola di questo tipo va trattata con la massima cautela e, se non con deferenza, almeno con il massimo rispetto o parsimonia.
Da parte mia (cristiano-cattolico, non-praticante e ahimè, relativamente credente) cerco di nominare Dio il meno possibile, se non altro per rispetto verso il "Credo" dei fedeli (di qualsiasi religione siano: cattolica, protestante, mussulmana, ebrea, buddista o altre ancora).
Eppure questa parola di valore assoluto viene pronunciata nelle maniere più svariate e per i motivi più differenti.
Certo, viene usata in primis ..
a) nelle preghiere e nelle suppliche dei religiosi e dei "fedeli" (e dei meno-fedeli, ma solo nei momenti di crisi).
Poi però viene usata nelle bestemmie (spesso dalle stesse persone di prima) ......
b) nei momenti di incazzatura per esaltarne il vigore (non serve che scrivo un esempio vero?)
c) in quelli di fervore religioso, specie quando si trasforma in puro fanatismo (Dio approverebbe il martirio se macchiato dall'uccisione di altri esseri umani innocenti, a volte anche solo bimbi, come sovente accade alle vittime di un attentato terroristico?);
d) quando i "benpensanti" la utilizzano per sputtanare gli altri ("Dio punirà quella donna perchè è una peccatrice") senza ricordare che una dei primi insegnamenti del Cristo fu quello del perdono ("Ama il tuo prossimo ...");
e) quando si vuole dare forza alle proprie menzogne come: "...Dio mi è testimone che non ho mai pensato male...(di quello stronzo)" o  "...possa Dio fulminarmi se ho mai ..(desiderato scoparmi quel gran pezzo di gnocca)" etc;
e) come incitamento alla battaglia ("avanti! Dio e la Patria sono con noi!")
f) quando si prega il male altrui ("Dio, fa che a quello gli venga un accidente!", "Che Dio ti fulmini!" ..)
g) per semplici desideri : "Dio fammi vincere al totocalcio .."(ma perchè devi scomodare Dio solo per i tuoi porci comodi ?)
ed altri esempi che non sto qui ad enunciare (sapete, questo post deve pur finire...).
Detto questo posso permettermi di pensare che forse non esiste parola più relativa di "DIO", il che va a cozzare contro quello che vi ho detto in apertura .
Il mio pensiero sulla parola ? : DIO non è una parola.
Dio non è in noi, Dio siamo noi, nel bene e nel male, in quello che è la nostra coscienza e nei nostri istinti. Dio esiste negli occhi di un individuo così come negli occhi di un animale, sia nella preda terrorizzata che nel predatore falemico.
Dio non ha fatto gli alberi e le alghe che semplicemente vivendo ci permettono di respirare l'ossigeno (e quindi vivere a ns. volta) con la loro fotosintesi, per me Dio é gli alberi e le alghe (ovvero anche gli alberi e le alghe sono il ns. Dio, anche se da come li tagliamo/bruciamo/inquiniamo non si direbbe che li trattiamo con il dovuto rispetto)
Forse Dio è il nostro Destino (...altra parola che inizia con D...) ma, come direbbe qualcuno il destino non esisteQuindi Dio non è la sfortuna che ci fa cadere in testa un vaso dal 5° piano di un palazzo mentre ci transitiamo sotto.  In quel momento Dio è il vaso ! Quello che ci manda o all'ospedale o direttamente all'obitorio.
Dio è quella Donna (altra D importante) che ha scelto di portare avanti la gravidanza anzichè abortirmi nei primi mesi, permettendomi di scrivere oggi questo (noioso?) post.
DIO è un pensiero , ma se penso vuol dire che vivo (quando muoio non penso più) quindi DIO è vita , la nostra vita . 
Quindi per me Dio è la mia vita e, per conseguenza, tutto ciò che mi permette di vivere (aria, acqua, terra e calore), che me lo ha permesso in passato e che me lo permetterà in futuro.
Le (mie) conclusioni finali su Dio sono quindi che: Dio è assoluto. l'unica relatività che può avere (per me) sono Io Stesso. 
Lo dice anche la parola:  DIO sono IO celato da una "D" iniziale. 
Hasta la vista. 




 

lunedì 9 gennaio 2012

Questa sera parliamo di .... Costi

No, non voglio parlare dei costi della politica romana (V. parlamentari, onorevoli e C.), delle amministrazioni regionali-provinciali-comunali, degli enti pubblici (trasporti, ospedalieri, previdenziali etc;), delle spese militari, delle elargizioni ai partiti così come alle testate giornalistiche o agli enti clericali e non.
Questi argomenti li lascio a chi ha più competenze del sottoscritto (anche se sarei tentato).
Su questi argomenti si potrà dibattere quando i riflettori dei media (tutti attualmente interessati, chi pro e chi contro, a dire la loro) si affievoliranno o spegneranno del tutto (spero che passino anni e nel frattempo si modifichino le cose...). 
Io mi voglio limitare a fare notare i costi che una piccola azienda, di carattere artigianale (da 1 a 15 dipendenti)  deve affrontare nell'arco dell'anno, se non del mensilmente almeno ogni trimestre.
Per meglio riuscire a farmi intendere voglio portare un esempio (assolutamente di mia immaginazione) di una Società a responsabilità limitata (S.r.l.).
Questa società X, prima ancora di poter esistere dovrà spendere tra i 10.000 ed i 20.000 Euro per:
Redigere la fondazione della società e le quote dei soci presso un commercialista e quindi presso un notaio
(da notare che in molti altri paesi la figura del notaio NON ESISTE , al suo posto procede alla notificazione degli atti un semplice avvocato <rif. http://it.wikipedia.org/wiki/Atto_notarile>con notevole risparmio di tempo e denaro), nonchè fare l'iscrizione alla camera di commercio locale avendo però prima provveduto a depositare il relativo Capitale sociale dell'azienda (ad oggi Minimo €. 10.000) presso un c.c. appropriato in una banca di fiducia.
Poniamo ora, per esempio, che questa società X sia una ditta manifatturiera di falegnameria (o di carpenteria o di quant'altro possiate immaginare) e che le sue proiezioni di vendita siano tali che necessiti di avere almeno 10 dipendenti alla sola produzione e per il mantenimento della contabilità ordinaria giornaliera nonchè per le normali operazioni d'ufficio (contatti telefonici, lettere a clienti/fornitori e quant'altro) di almeno 1 dipendente alla contabilità/segreteria
La paga netta di questo personale lo standardizzeremo a €. 1.250,00 ciascuno (pochini eh?)
Questa ditta NON HA NESSUN CONTO BANCARIO (oggi impossibile grazie all' esimio sig. Monti) perchè attualmente il dare/avere con i fornitori/clienti è perfettamente a O (paritario)
La ditta ha comprato i macchinari con una forma di leasing decennale (magari ne esistessero ancora) ed il locale/capannone in cui opera prevede un affitto obbligandola a sborsare almeno 10.000 Euro mensili.
A quanto sopra aggiungiamo che ci sono spese variabili (ma non troppo) quali la corrente (macchine utensili, luci, computer etc;), la telefonia (linee telefoniche + cellulari etc;), la cancelleria, l'acquedotto, gli strumenti di lavoro manuale (chiavi, cacciaviti, pinze, trapani, seghetti, smerigliatrici, utensili vari etc;) che quantificheremo con una spesa mensile di €. 2.000,00 
Tralasciando quelle che sono le spese strettamente legate al prodotto ed alla sua quantificazione (quali le materie prime ed il loro approvvigionamento etc;) vediamo quello che sono le spese di sopravvivenza della ditta X :                                       personale = percepisce €.1250 > costa €. 3.000 > x 11 unità = €. 33.000 
                   (se non ci credete ne parlerò in un  prossimo post.)
leasing+affitto mensile = ........................................................€. 10.000
spese variabili minime = .........................................................€.  2.000 quindi :
A) il totale dei costi imputabili direttamente alla lavoro della ditta sarà = €. 45.000 mensili 
ora mettiamo in conto (ottimisticamente parlando):
B) che sicuramente nei prossimi 10 anni la ditta X fatturerà mediamente 3 volte tanto quello che è il costo dei dipendenti ovvero €. 100.000 + IVA = €. 121.000 al mese
C) che tutti i costi della materia prima + trasporti (dal fornitore e presso il cliente) etc; non superino il 40% del fatturato e quindi siano stabilmente bloccati ad €. 40.000 + IVA (8400) = €. 48.400 
Sembrerebbe che il guadagno della ns. ditta X sia assicurato ed abbondante eh? 
In effetti se G (guadagno utile) = B - (A+C) ovvero €. 121.000 - €. 93.400 = €. 27.600 
.... purtroppo non è così.
D) La ditta deve pagare a fine mese la differenza dell' IVA a favore cioè 21.000 - 8.400 = - €. 12.600
E) A questo punto la spett.le X deve aggiungere (o meglio detrarre) le tasse che possiamo tradurre come il 40% degli utili ovvero (mensilmente) il 40% di 15.000 = - €. 6000
F) A questo punto possiamo anche addebitare le altre spese obbligatorie che collegano la ns. ditta agli enti pubblici (quali: diritto camerale annuale, vidimazione registri, presentazione bilancio e moduli vari, etc;) tra le quali le immancabili spese del commercialista e le spese delle agenzie che ruotano attorno alle problematiche aziendali (vedi consulenti per la salute del personale, l' Arpa, gli enti di collaudo  x messa in sicurezza etc;) quantificabile in una spesa non inferiore a  €. 18.000 ovvero  - €. 1.500 mensili 
Quindi, detraendo all'utile mensile(G) di €. 27.600 quello che sono le voci D + E + F  ecco il vero valore risultante di G vero = G - (D+E+F) = €. 27.600 - (€.12.600 + €. 6.000 + €. 1.500) = €. 7.500 
Ora ammettiamo che (come obbligatorio per legge) la ditta X ha anche un amministratore unico (lasciamo perdere un Consiglio di Amministrazione sennò poi esageriamo) ed a questo volesse elargire gli stessi soldi percepiti dai netti nelle buste paga degli altri dipendenti ovvero €. 1.250 mensili questo comporterebbe un'ultimo costo alla società pari ad - €. 3.000 circa .
Quindi (nella più pura teoria) gli utili mensili restanti alla ditta si aggirerebbero sui 4.500 €uro circa.
Questo nella più fantasiosa-ottimistica-sperabile delle teorie. 
La verità è un'altra :
Dopo 1 mese) la ditta ha comprato il materiale, pagato paghe,contributi etc; affitti, leasing etc; (tralasciamo le spese legislative di apertura dell'attività, tutti i permessi etc; che ho menzionato all'inizio) inoltre ha già fatturato i 100.000 euro + IVA ovvero                                                 Entrate = 0/Pagamenti = 45.000
Dopo 1 mese e mezzo) deve pagare la differenza di iva del 1° mese      Entrate = 0/Pagamenti = 12.600 
Dopo il 2° mese ha nuovamente fatturato i 100.000 euro + IVA ovvero Entrate = 0/Pagamenti = 45.000 
e così via fino al 3° mese dove finalmente si vedrà pagare le fatture emesse molto prima.
Dove potrà prendere i soldi per effettuare tutti gli esborsi dei primi 3 mesi quantificabili in una cifra non inferiore  a €. 160.000 ? (si forse qualcuno anticiperà il pagamento a 2 mesi ma con i tempi che corrono è molto più facile che non venga rispettata la scadenza a 90 gg.), semplicissimo! dalle banche (no, non ridete per favore). Ed ecco che esce fuori nel conteggio una nuova voce: le "Spese Bancarie".
Queste, composte da interessi passivi, contabilizzazioni, gadget quali carte di credito, bancomat etc; oggi diventati obbligatori (grazie ancora On. Monti) si vanno a mangiare tutto l'utile aziendale
Per me è chiaro il motivo per cui : 
- sempre più aziende chiudono i battenti (la maggior parte fallendo, anche miseramente)
- sempre più imprenditori si suicidano
- sempre di meno la gente vuole intraprendere i rischi di "mettersi in proprio"
- sempre più gente viene lasciata a casa 
- sempre più la gente si sta inca***ndo con lo stato 
Per voi è altrettanto chiaro ? Se ho sbagliato scusatemi e smentitemi, se ho ragione fatemelo sapere, comunque sia partecipate . 
Aur revoir .  

domenica 8 gennaio 2012

B come Blog (non come Beppe Grillo)

Ed eccomi al secondo post che pochissimi (forse nessuno) leggeranno .

Entro subito nel mio pensiero odierno : questo Blog non è un sito alla Beppe Grillonon è (cosa comunque impossibile) mia intenzione farlo diventare.  


Anche se da cinque anni, ovvero da quando lo seguo, non riesco più a farne a meno (vuoi per il coraggio mostrato nelle sue idee condivisibili o meno, vuoi per l'impronta politica o meglio l'anti-politica innovativa che è riuscito a dare al Web a livello nazionale, se non all'estero), trovo delle "imperfezioni" non rientranti nel mio "concetto di comunicabilità" o se preferite "di ragionamento". 


Il fatto è che per me valgono 2 PRINCIPI FONDAMENTALI :
1°) "TUTTO E' RELATIVO"
2°) "OGNUNO E' LIBERO"
come potrete vedere nella presentazione del Blog qui a fianco.

Questi potranno essere interpretati Liberamente da Ognuno di Voi .

Se mi permettete io li valuto nel senso più profondo che conosco ovvero come Valori Assoluti .

Quanto scriverò nei prossimi post (sempre che continuerò ad appassionarmi come in questo momento) potranno dimostrare una mia incoerenza / illogicità ed a volte contraddizione sia nelle idee che negli esempi che porterò (vedi anche i link a fianco) ma sarà sempre la pubblicazione dei miei pensieri reali.
Questi potranno variare per :
a) le mie conoscenze personali (pochine) e le scoperte che in futuro farò (confido anche nei suggerimenti di chi mi leggerà, ... semmai avverrà)
b) l'anticonformismo che è una mia prerogativa quasi maniacale (da noi si usa dire "bastian contrario")
c) la gravissima forma di smemoratezza che mi attanaglia sin dalla nascita (ahimè acuitasi con gli anni ...)

Detto questo e fatti validi i 2 principi fondamentali di cui sopra proseguo ad enunciare le differenze dall' amico Grillo:

1) quello che lui può (ormai) permettersi di enunciare ad un vasto pubblico io lo posso solo confessare ad un ristrett-issimo gruppo di persone .... sperando che abbiano la voglia di leggere quello che ho da dire..

2) i suoi (giustificatissimi) proclami contro la politica, l'industria nazionale (che io tra l'altro conosco benino), le banche (e anche queste ...),  la disoccupazione, la mafia, le testate giornalistiche e televisive, l'inquinamento in tutte le sue varianti sia a livello nazionale che mondiale lasciano poco spazio alle eventuali idee alternative di pensiero; ovvero: più che dare un'opinione Grillo dà una vera e propria linea politica da seguire.
Io, tramite questo blog voglio solo:
a) riportare quello da me appreso e le mie idee in proposito
b) limitarmi a suggerire/indicare le mie idee per la risoluzione dei problemi (semmai ne avrò)
c) riferire le mie idee per lo sviluppo di nuove realtà politiche, economiche, energetiche, etc;

3) DIETRO al suo sito c'è un affiatato gruppo di persone che lo seguono, lo consigliano e studiano le problematiche di volta in volta a cui  scagliare gli anatemi, DAVANTI al suo sito c'è qualche migliaio di persone che lo adorano come fosse un moderno S.Francesco (ed io potrei benissimo far parte di queste). DIETRO al mio blog ci sono io .... e basta; DAVANTI al blog ... non c'è nessuno (almeno fino a questo momento).
Purtroppo, pur avendo i piedi per terra, non posso fare a meno di essere speranzoso che questo blog possa venire scoperto da qualcuno e diventi un pò una specie di scambio di idee/pensieri liberi  SAREI VERAMENTE FELICE che quei pochi che lo seguiranno LO CONSIDERASSERO UN POCO IL LORO partecipando con commenti densi di suggerimenti, critiche, referendum (questi li metterò anche in bacheca tra breve) o altro ancora, così da farlo diventare quello che è (e resterà nelle mie intenzioni) ovvero UN LIBERO SCAMBIO DIRETTO DI IDEE.

La presentazione del sito è finita .... venite in pace, amen.

venerdì 6 gennaio 2012

A come Avvio del Blog : Inizio (o Fine ?)

Ciao a tutti,
mentre sto scrivendo questo post mi sto rendendo conto che forse avrei dovuto titolare il blog "IL PENSIERO CONFUSO" anzichè "RELATIVO".
In effetti non riesco proprio a districarmi da questa enorme ragnatela che è il mondo del blog (probabilmente è per questo che il web viene chiamato così ...).
Per fortuna con l'aiuto della Famiglia forse riuscirò ad amalgamare anche questa strana (e per certi versi malata) idea /punizione che mi sono voluto auto-infliggere col nuovo anno (per chi ci crede anche l'ultimo della terra).
Bando alle ciancie mi presento : sono un essere umano.
Piango, rido, mi inca**o, soffro, amo proprio come voi. E qualche volta sono felice.
Con il passare degli anni (46) mi sono accorto che la bilancia pende inesorabilmente verso i sentimenti negativi.
Sicuramente il fattore età gioca un ruolo preminente nella modifica delle emozioni (qualcuno ha detto che le trepidazioni devono via via  assottigliarsi per lasciare il posto prima alla maturità e poi alla saggezza).
Non sono sicuro che questo sia vero, ma sono certo che lo è almeno in parte.
Credo, più che altro che le emozioni si trasformino, si ingentiliscano o che vengano in qualche modo nascoste dalla corazza che la vita ,con le sue esperienze, ci costruisce addosso, nostro malgrado.
Spogliati delle nostre protezioni invisibili ma onnipresenti, torneremmo ad essere i bambini che giocavano a nascondino o a calcio o a stella stellina o a qualsiasi gioco della nostra (mia) infanzia con le stesse impressioni cui eravamo soggetti allora (magari facendo più attenzione a non romperci qualcosa...).
In qualche maniera, questo blog è una forma di esternazione dalla corazza di cui ho parlato, un gioco, un tentativo di rivivere emozioni perdute e forse un tentativo di spiegare (a me per primo) chi sono o sarei potuto essere veramente.
Perchè se è vero quello che ho detto sui sentimenti, è sicuro che quello che meno si è modificato/ridotto è la (mia) curiosità .
A presto.